Cantuccini e Vin Santo, dolce tipico toscano del Boccanegra
Li puoi chiamare cantucci o cantuccini, o anche biscotti di Prato, chiunque a Firenze e in Toscana sapranno bene di cosa parli. E ognuno ne avrà una propria versione. Perché si sa, dalle origini di una ricetta poi ne vengono create numerose varianti, ma da Boccanegra puoi assaggiare gli originali fatti con le mandorle e tanta passione.
La storia ci dice che già nel 1691 l’Accademia della Crusca fornisce una definizione di questi biscotti che recita così: “biscotto a fette, di fior di farina, con zucchero e chiara d’uovo”. In origine venivano prodotti a Pisa, ma non proprio come li conosciamo. Le mandorle sarebbero arrivate dopo grazie alla nostra amata Caterina de’ Medici, che li chiamava “biscottelli”. La ricetta dei cantuccini divenuta famosa nel mondo e rimasta saldamente sul suo trono di premi è quella di Antonio Mattei, la cui bottega a Prato tutt’ora li produce. Siamo nel XIX secolo.
Gli ingredienti sono semplici: farina, zucchero, uovo, mandorle e burro. Le mandorle sono al naturale, sgusciate ma non tostate né spellate, e unite nell’impasto. Quest’ultimo verrà diviso in filoni, poi cotto e tagliato ancora tiepido con delle sezioni in diagonale che danno la tipica forma del cantuccio. Il nome deriva proprio da “canto”, cioè angolo, e da “cantellus”, che in latino significa fetta di pane.
Il risultato è un biscotto molto secco, il che permetteva anche nei secoli scorsi una maggiore durata e una migliore conservazione. Anche per questo da sempre sono perfetti per essere accompagnati con un altra tipicità toscana, il Vin Santo. Si tratta di un vino liquoroso dalle uve di Trebbiano, Malvasia o talvolta Sangiovese, che viene fuori da una lunga maturazione nelle sue botti. Forse anche per questo usa da sempre versarlo in piccoli bicchieri, quasi a centellinarlo.
I Cantuccini del Boccanegra, sempre rigorosamente accompagnati dal Vin Santo, sono qualcosa di goloso e speciale grazie alla generosità con cui viene distribuito nell’impasto il suo ingrediente peculiare: le mandorle. Perfetti per concludere una cena, non appesantiscono e uno tira l’altro, provare per credere.
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Siamo nel cuore di Firenze all’interno del trecentesco Palazzo Salviati-Quaratesi, in un ambiente confortevole e raffinato. La scelta del vino migliore, la cura del personale e l’attenzione ai dettagli fanno del Ristorante Boccanegra uno dei locali più amati e piacevoli in città, per una cena romantica o in famiglia.